
ERICKSON
Col fiato sospeso
Col fiato sospeso
COD: 280265
COD.MEPA: 280265CS
COD.MEPA: 280265CS
Descrizione
Col fiato sospeso
Aspettando il risveglio del sassofonista della Slammer Band
Col fiato sospeso è l’involontario racconto di una storia vera.
Improvvisamente, in quella che era la straordinaria normalità della vita di un quasi ventennale gruppo d’amici suonatori, semisconosciuto e più o meno anonimo come tanti, Maurizio De Antoniis in Pernaselci detto «Pasticcio», geniale musicista e amabile essere umano bambinone, entra in coma per un doppio trauma cranico a causa di uno spaventoso frontale in bicicletta contro un furgone.
Dalla vita alla morte alla vita, così la forza dell’amicizia e della musica, impregnando sempre più di senso il vissuto del gruppo, compirà il miracolo di una letterale «resurrezione» del tre volte dato per morto e dei suoi amici.
Scritto senza premeditazione o consapevolezza attraverso il blog -- che fino ad allora rappresentava un semplice passatempo ma si trasforma poi nel veicolo più rapido ed efficace per informare sullo stato clinico del coma e della riabilitazione di Pasticcio e per supportarsi, farsi forza, aiutarsi e anche sfogarsi emotivamente -- Col fiato sospeso è quindi una cronaca, un diario. Un libro documentario. È il racconto di una tragedia e di un miracolo. Di un’amicizia e della musica. Di vite. È un paradossale giallo in cui il destino è il colpevole, la vittima chi scrive e il lettore l’investigatore.
Insomma questo libro può essere molto; potrebbe essere addirittura troppo se semplicemente riuscisse a trasmettere quanto è stato realmente vissuto. Questo libro è una storia vera.
Aspettando il risveglio del sassofonista della Slammer Band
Col fiato sospeso è l’involontario racconto di una storia vera.
Improvvisamente, in quella che era la straordinaria normalità della vita di un quasi ventennale gruppo d’amici suonatori, semisconosciuto e più o meno anonimo come tanti, Maurizio De Antoniis in Pernaselci detto «Pasticcio», geniale musicista e amabile essere umano bambinone, entra in coma per un doppio trauma cranico a causa di uno spaventoso frontale in bicicletta contro un furgone.
Dalla vita alla morte alla vita, così la forza dell’amicizia e della musica, impregnando sempre più di senso il vissuto del gruppo, compirà il miracolo di una letterale «resurrezione» del tre volte dato per morto e dei suoi amici.
Scritto senza premeditazione o consapevolezza attraverso il blog -- che fino ad allora rappresentava un semplice passatempo ma si trasforma poi nel veicolo più rapido ed efficace per informare sullo stato clinico del coma e della riabilitazione di Pasticcio e per supportarsi, farsi forza, aiutarsi e anche sfogarsi emotivamente -- Col fiato sospeso è quindi una cronaca, un diario. Un libro documentario. È il racconto di una tragedia e di un miracolo. Di un’amicizia e della musica. Di vite. È un paradossale giallo in cui il destino è il colpevole, la vittima chi scrive e il lettore l’investigatore.
Insomma questo libro può essere molto; potrebbe essere addirittura troppo se semplicemente riuscisse a trasmettere quanto è stato realmente vissuto. Questo libro è una storia vera.
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Aspettando il risveglio del sassofonista della Slammer Band
Col fiato sospeso è l’involontario racconto di una storia vera.
Improvvisamente, in quella che era la straordinaria normalità della vita di un quasi ventennale gruppo d’amici suonatori, semisconosciuto e più o meno anonimo come tanti, Maurizio De Antoniis in Pernaselci detto «Pasticcio», geniale musicista e amabile essere umano bambinone, entra in coma per un doppio trauma cranico a causa di uno spaventoso frontale in bicicletta contro un furgone.
Dalla vita alla morte alla vita, così la forza dell’amicizia e della musica, impregnando sempre più di senso il vissuto del gruppo, compirà il miracolo di una letterale «resurrezione» del tre volte dato per morto e dei suoi amici.
Scritto senza premeditazione o consapevolezza attraverso il blog -- che fino ad allora rappresentava un semplice passatempo ma si trasforma poi nel veicolo più rapido ed efficace per informare sullo stato clinico del coma e della riabilitazione di Pasticcio e per supportarsi, farsi forza, aiutarsi e anche sfogarsi emotivamente -- Col fiato sospeso è quindi una cronaca, un diario. Un libro documentario. È il racconto di una tragedia e di un miracolo. Di un’amicizia e della musica. Di vite. È un paradossale giallo in cui il destino è il colpevole, la vittima chi scrive e il lettore l’investigatore.
Insomma questo libro può essere molto; potrebbe essere addirittura troppo se semplicemente riuscisse a trasmettere quanto è stato realmente vissuto. Questo libro è una storia vera.
Aspettando il risveglio del sassofonista della Slammer Band
Col fiato sospeso è l’involontario racconto di una storia vera.
Improvvisamente, in quella che era la straordinaria normalità della vita di un quasi ventennale gruppo d’amici suonatori, semisconosciuto e più o meno anonimo come tanti, Maurizio De Antoniis in Pernaselci detto «Pasticcio», geniale musicista e amabile essere umano bambinone, entra in coma per un doppio trauma cranico a causa di uno spaventoso frontale in bicicletta contro un furgone.
Dalla vita alla morte alla vita, così la forza dell’amicizia e della musica, impregnando sempre più di senso il vissuto del gruppo, compirà il miracolo di una letterale «resurrezione» del tre volte dato per morto e dei suoi amici.
Scritto senza premeditazione o consapevolezza attraverso il blog -- che fino ad allora rappresentava un semplice passatempo ma si trasforma poi nel veicolo più rapido ed efficace per informare sullo stato clinico del coma e della riabilitazione di Pasticcio e per supportarsi, farsi forza, aiutarsi e anche sfogarsi emotivamente -- Col fiato sospeso è quindi una cronaca, un diario. Un libro documentario. È il racconto di una tragedia e di un miracolo. Di un’amicizia e della musica. Di vite. È un paradossale giallo in cui il destino è il colpevole, la vittima chi scrive e il lettore l’investigatore.
Insomma questo libro può essere molto; potrebbe essere addirittura troppo se semplicemente riuscisse a trasmettere quanto è stato realmente vissuto. Questo libro è una storia vera.